Dalla passione, sempre più grande e condivisa, per il caffè nacque la macchinetta napoletana.
In realtà, la napoletana non fu una rivoluzione nell'arte di preparare il caffè: anche se con una certa genialità artigianale, non faceva altro infatti che utilizzare l'antica tecnica dell'infusione, di origine veneziana.
La "napoletana" non è altro che un filtro che va riempito di caffè in modo uniforme, senza pressarlo. Va poi bollita - a parte - dell'acqua, che va versata sul filtro. Nello spazio di alcuni minuti l'acqua, per "percolazione", passa attraversa il filtro, e il caffè "scende" a raccogliersi nella parte inferiore della macchinetta.
Non si sa di preciso chi l'abbia inventata, perchè non ne fu mai registrato il brevetto. Qualcuno la attribuisce a un certo Antonio Mariani, ma sarebbe forse più giusto parlare di pluripaternità: la cosiddetta "napoletana" è probabilmente un'invenzione collettiva, fatta di progressivi aggiustamenti.
A rendere famosa la "napoletana" fuori dei confini di Napoli è stato Eduardo De Filippo, nella famosa scena del balcone in "Questi fantasmi" per sfuggire al fantasma del nobile spagnolo che (secondo lui) abita la casa, Eduardo si rifugia sul balcone, e lì improvvisa per il suo dirimpettaio (il "professore") una lezione di "Napoletana": competa di "coppetiello" di carta da applicare sul beccuccio, per non far disperdere l'aroma. Il "professore" nella commedia non compare mai; il "fantasma" sì, ed è l'amante della moglie.
Con tutti i suoi meriti, ed il suo romanticismo, la macchinetta napoletana appartiene al passato. Ci sono ancora dei napoletani che si ostinano ad usarla al posto della più pratica Moka espresso. Sentendosi i depositari della tradizione, gli ultimi cultori " d'o ccafè comme se faceva na vota".
Costoro però si sbagliano; e di grosso. Anzi di fino. E' infatti questo (il grado di macinazione del caffè, troppo fino) uno dei problemi ai quali va incontro chi continua ad usare la napoletana. Per evitare che tutta la polvere finisca nel caffè, e che quindi il contenuto di caffeina superi i livelli di guardia, occorrerebbe comprare il caffè in chicchi, e poi macinarlo da sé, fermandosi ad una granulazione più grossa. Invece questi "puristi" impiegano quasi sempre il caffè pre-macinato adatto alla moka, con le conseguenze del caso.
E poi la macchinetta napoletana è una macchina del tempo: nel senso che ce ne vuole troppo (5-6 minuti) perché il caffè finisca di scendere, per gravità.